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Plateforme universitaire de recherche sur l’islam

Initiée par la
fédération
des universités
catholiques
européennes

Soutenue par
la fédération
internationale
des universités
catholiques

Éditeur : Carocci Editore, Collana "Biblioteca di testi e studi" - Roma

Italien

2021
148

Studenti musulmani a scuola

Quali domande pongono alla scuola italiana i bambini e i ragazzi, in particolare “di seconda generazione”, che professano la religione islamica? Come parlare dell’islam, contrastare l’analfabetismo religioso, l’islamofobia online e offline, prevenire le forme di radicalizzazione? Quali scelte didattiche sottolineano i punti di contatto e gli intrecci storico-religiosi fra Occidente e civiltà araboislamica? E ancora: che forma assumono festività, insegnamento e simboli religiosi alla prova del pluralismo sui banchi di scuola?

Il volume, promosso dal Centro di ricerca sulle Relazioni interculturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, intende rispondere a questi interrogativi. Nasce dal progetto PriMED – Prevenzione e interazione nello spazio trans-mediterraneo, che ha visto il coinvolgimento di 22 università (italiane e straniere) e il sostegno del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di una grande rete di cooperazione scientifica e culturale che ha unito studenti, ricercatori e docenti italiani e dei paesi dell’Organizzazione della conferenza islamica (OCI) con lo scopo di attivare una capillare opera di formazione sulle politiche dell’integrazione e sul contrasto alla radicalizzazione, sottratta a una visione esclusivamente securitaria e restituita a un’analisi più approfondita. Dialogo interculturale, scambio, formazione e integrazione sono le parole chiave di questo viaggio tra le classi di una scuola che cambia, ma che non vuole rinunciare a educare alla cittadinanza.

Titre original : “Studenti musulmani a scuola”

Quelles questions les enfants et les jeunes, en particulier la “deuxième génération”, qui pratiquent la religion islamique, posent-ils aux écoles italiennes ? Comment parler de l’islam, lutter contre l’analphabétisme religieux, l’islamophobie en ligne et hors ligne, prévenir les formes de radicalisation ? Quels choix didactiques soulignent les points de contact et l’imbrication historico-religieuse entre l’Occident et la civilisation arabo-musulmane ? Et encore : quelle forme prennent les festivités, l’enseignement et les symboles religieux face au pluralisme dans les écoles ?

Ce livre, promu par le Centre de recherche sur les relations interculturelles de l’Università Cattolica del Sacro Cuore de Milan, vise à répondre à ces questions. Il est le résultat du projet PriMED – Prévention et Interaction dans l’Espace Trans-Méditerranéen, qui a vu la participation de 22 universités (italiennes et étrangères) et le soutien du Ministère de l’Education, de l’Université et de la Recherche. Il s’agit d’un vaste réseau de coopération scientifique et culturelle qui a rassemblé des étudiants, des chercheurs et des enseignants d’Italie et des pays de l’Organisation de la Conférence islamique (OCI) dans le but d’activer une formation généralisée sur les politiques d’intégration et la lutte contre la radicalisation, en s’éloignant d’une vision exclusivement sécuritaire et en revenant à une analyse plus approfondie. Dialogue interculturel, échange, formation et intégration sont les mots clés de ce parcours dans les salles de classe d’une école qui change, mais qui ne veut pas renoncer à l’éducation à la citoyenneté.

Original title: Studenti musulmani a scuola

What questions do children and young people, especially the ‘second generation’, who profess the Islamic religion pose to Italian schools? How can we talk about Islam, combat religious illiteracy, online and offline Islamophobia and prevent forms of radicalisation? Which didactic choices underline the points of contact and the historical-religious links between the West and the Arab-Islamic civilisation? And what form do festivals, teaching and religious symbols take when faced with pluralism in schools?

This book, promoted by the Research Centre on Intercultural Relations of the Università Cattolica del Sacro Cuore in Milan, aims to answer these questions. It stems from the PriMED project – Prevention and Interaction in the Trans-Mediterranean Space, which involved 22 universities (Italian and foreign) and was supported by the Ministry of Education, Universities and Research. It is a large network of scientific and cultural cooperation that has brought together students, researchers and teachers from Italy and the Organisation of the Islamic Conference (OIC) countries with the aim of activating a widespread training programme on integration policies and the fight against radicalisation, which has been removed from an exclusively security-oriented vision and returned to a more in-depth analysis. Intercultural dialogue, exchange, training and integration are the key words of this journey through the classrooms of a school that is changing, but does not want to give up educating citizens.

 

“Studenti musulmani a scuola”

Quali domande pongono alla scuola italiana i bambini e i ragazzi, in particolare “di seconda generazione”, che professano la religione islamica? Come parlare dell’islam, contrastare l’analfabetismo religioso, l’islamofobia online e offline, prevenire le forme di radicalizzazione? Quali scelte didattiche sottolineano i punti di contatto e gli intrecci storico-religiosi fra Occidente e civiltà araboislamica? E ancora: che forma assumono festività, insegnamento e simboli religiosi alla prova del pluralismo sui banchi di scuola?

Il volume, promosso dal Centro di ricerca sulle Relazioni interculturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, intende rispondere a questi interrogativi. Nasce dal progetto PriMED – Prevenzione e interazione nello spazio trans-mediterraneo, che ha visto il coinvolgimento di 22 università (italiane e straniere) e il sostegno del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di una grande rete di cooperazione scientifica e culturale che ha unito studenti, ricercatori e docenti italiani e dei paesi dell’Organizzazione della conferenza islamica (OCI) con lo scopo di attivare una capillare opera di formazione sulle politiche dell’integrazione e sul contrasto alla radicalizzazione, sottratta a una visione esclusivamente securitaria e restituita a un’analisi più approfondita. Dialogo interculturale, scambio, formazione e integrazione sono le parole chiave di questo viaggio tra le classi di una scuola che cambia, ma che non vuole rinunciare a educare alla cittadinanza.

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